DONNE IN MOVIMENTO
Ti aspettiamo SABATO 26 NOVEMBRE nel PIAZZALE CHIESA MADRE SANTA CROCE, Palomonte (Sa) alle ore 15:30 per l’evento DONNE IN MOVIMENTO organizzato da C.S.A.In Salerno-Cilento
Ma perché proprio oggi è la giornata “contro la violenza sulle donne?
Oggi, 25 NOVEMBRE, è la giornata “contro la violenza sulle donne”, fissata in ricordo del brutale assassinio delle sorelle Mirabal.
Scopri la loro storia…
Ogni anno in questo giorno si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Quella del 25 novembre non è una data scelta a caso dall’ONU: ricorre infatti l’anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, che furono massacrate nel 1960.
Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa sono le tre sorelle uccise brutalmente il 25 novembre del 1960 dal regime del dittatore Trujillo a cui loro avevano tentato di opporsi.
Questo evento e questa data sono stati scelte dall’ONU come simbolo della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra in tutto il mondo nello stesso giorno.
La trentennale dittatura di Trujillo sulla Repubblica Dominicana viene considerata una delle più dure dell’America Latina: dal 1930 al 1960 si calcola che furono uccise più di 50.000 persone.
Le sorelle Mirabal provenivano da una famiglia benestante che – come molte altre famiglie – era stata espropriata dei suoi beni dal regime; erano donne colte e decisero di organizzarsi per combattere contro le atrocità commesse da Trujillo.
Insieme ai loro mariti diedero vita al “Movimento 14 giugno“, gruppo politico di opposizione clandestina che prese piede in tutto il paese. Ma i membri che ne facevano parte vennero perseguitati e molti incarcerati, comprese le sorelle Mirabal e i loro coniugi.
Le donne furono poi liberate ma uccise brutalmente in un agguato: mentre si recavano in macchina a visitare i loro mariti nella prigione di Puerto Plata, l’auto fu fermata dal Servicio de Inteligencia Militar, le passeggere fatte scendere e, condotte in una piantagione di zucchero, furono uccise a bastonate.
Nonostante la censura imposta dal regime di Trujillo, fu subito chiaro che le sorelle Mirabal erano state uccise e molte coscienze si scossero. La figura di Trujillo iniziava a tramontare e la dittatura a scricchiolare: anche gli Stati Uniti, che lo avevano appoggiato fino a quel momento, smisero di proteggerlo dopo il suo tentativo di far assassinare il presidente del Venezuela Betancourt, contrario alla sua dittatura.
Quando a Minerva Mirabal dicevano che Trujillo l’avrebbe fatta ammazzare, lei rispondeva: “Se mi ammazzano, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte”. La promessa di Minerva si è realizzata: dall’assassinio delle sorelle Mirabal la dittatura di Trujillo ha iniziato a scricchiolare. Qualche mese dopo il dittatore venne assassinato e, nel 1962, si tennero finalmente le prime elezioni libere dall’inizio della dittatura.
Perché le scarpe rosse?
Le Scarpe rosse in tutto il mondo le scarpe rosse sono diventate un simbolo per denunciare le vittime di femminicidio amplificando la forte intuizione di un’artista messicana, Elina Chauvet, che nel 2009 realizzò l’installazione “Zapatos rojos”, ossia “Scarpette rosse”: scarpe da donna di colore rosso o dipinte di rosso, sistemate per le strade, nelle piazze, vicino ai monumenti delle città per dire stop alla violenza di genere. Scarpe raccolte attraverso un tam tam di associazioni o portate da semplici cittadine. Chauvet voleva denunciare i femminicidi compiuti a Ciudad Juàrez, cittadina nel nord del Messico al confine con gli Usa, dove stupri e omicidi si sono moltiplicati nei ultimi decenni nell’indifferenza dei media. Da allora l’installazione ha fatto il giro del mondo e in Italia è stata esposta a Milano, Genova e Lecce.
Perché la panchina rossa?
Quella della panchina rossa è invece una simbologia nata in Italia. Il progetto “La Panchina rossa” è stato lanciato dagli Stati Generali delle Donne ed è partito per la prima volta il 18 settembre 2016 per iniziativa del Comune di Lomello. In poco tempo è diventato un passaparola per tutti ed è rivolto ai Comuni, alle associazioni, alle scuole e alle imprese di tutta Italia.
Ormai sono decine e decine i Comuni interessati che in occasione del 25 novembre collocheranno una panchina rossa in luoghi significativi per la cittadinanza. Sulla panchina è di solito posta una targa che ne spiega la finalità, un riferimento al numero antiviolenza, il 1522.
Ti aspettiamo SABATO 26 NOVEMBRE PER L’EVENTO “DONNE IN MOVIMENTO“
- ASD PENSAMENTO POSITIVO
- ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO VITA
- ASS.RADICI
- PROLOCO DI PALOMONTE
- COOPERATIVA NAMASTÈ